GUERRA/PROFUGHI – ANCHE APICE PRESENTE PER GLI AIUTI UMANITARI

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GUERRA/PROFUGHI – ANCHE APICE PRESENTE PER GLI AIUTI UMANITARI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GUERRA IN UKRAINA  –  EMERGENZA PROFUGHI

Il racconto in breve….

L’ANPAS a cui la Pubblica Assistenza-L.A.RA.B.A è affiliata ha donato ai Salesiani una cucina da campo carrellato, potendo sfornare 1.000 pasti caldi all’ora, munito anche di generatore elettrico e tutti gli attrezzi per la cucina del tipo industriale e professionale (6 fuochi, forno, frigo, cuoci pasta, cottura in umido, cottura a vapore, lavello, boiler, affettatrice, minipimer e tante altre utensilerie). Si aggiungono: due cucine da campo più piccole, un container contenente frigoriferi e un altro gruppo elettrogeno. Destinazione: le citta più colpite/distrutte (Mariupol, Odessa e Bucha) utilizzando i corridoi umanitari.

Le Pubbliche Assistenze prontamente con i propri Volontari NON si tirano mai indietro quando c’è bisogno di loro e per cui partono a loro volta per la consegna di detta attrezzatura indispensabili per coloro che stanno soccombendo per la fame.

Anche APICE è presente con la Pubblica Assistenza L.A.R.A.B.A. con il Volontario che oltre ad essere esperto e formato in Logistica dell’Emergenza fungeva anche da traduttore in lingua inglese.

Gli ultimi tre giorni sono stati brevi ma intensi, sia per l’adrenalina al massimo che per i componenti della Comunità/Missionari Salesiani. Preti della più assoluta devozione e di un’accoglienza unica. Oltre che con i preti con cui avevamo i rapporti di collaborazione più stretti anche gli altri, incrociandoci, in modo educato e quasi con soggezione con il timore di recarci disturbo e/o fastidio ma con tanta discrezione sotto voce accennavano a delle domande con un sorriso umano, quali; “da dove venite, sieti Italiani, GRAZIE.

Incancellabile saranno i ricordi di quei visi, tutti indistintamente, dai più giovani presenti al più anziano di 98 anni. I nostri più stretti collaboratori sono stati: Padre Morcin, Dominique, Michael Cin e Cristofer.

Tra i tanti racconti vi è un detto Polacco: “Il Polacco ha due Patrie, una è la Polonia e l’altra è l’Italia”.

Porterò sempre nel cuore quegli istanti interminabili, anche, in modo inaspettato, la benedizione impartita sulla fronte da Padre Morcin al momento del rientro, un segno indelebile che si spera potrà dare ancora maggiore linfa vitale per essere pronto a rispondere alla “chiamata” in Emergenza.

Le disavventure continuano… per il detto “quanto il diavolo ci mette la coda”.

Non è che poi il rientro sia stato tanto benevole…. Forti turbolenze che sbatacchiavano il velivolo quasi come un fuscello, problemi per l’atterraggio sempre per le turbolenze tanto che il velivolo è stato costretto a sorvolare la città di Pisa e mare più volte prima di atterrare…. Ma non è finita…. Si toccava suolo con un forte boato e sobbalzo impressionante…PANICO… ma cercando di restare calmo, confidando nella fede, tranquillizzavo gli altri passeggeri vicini che visibilmente erano scossi e addirittura una giovane ed esilissima ragazza seduta accanto con una mano sul petto l’altra la chiudeva a mò di morsa intorno al mio avambraccio e dopo qualche istante quasi a chiedermi scusa mi volge lo sguardo terrorizzato…. ma con un sorriso la tranquillizzo e ci accingiamo a scendere. Mica finisce qui. Dopo che l’areo aveva accumulato circa un’ora di ritardo si riesce e salire sul treno, prenotato in anticipo, solo pochi attimi pima della partenza e si arriva alla stazione di arrivo con circa un’ora di ritardo anche in questo caso. Quale potrebbe essere il messaggio??? Che avrei dovuto restare ancora????

Apice 09.04.2022                                                                                                        L.P.

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